Tecnologie di lavorazione dell'alluminio

L'impianto principale è completamente automatizzato e multifunzionale con gestione dei cicli produttivi totalmente in linea, numero di posizioni adibite alle singole fasi dei trattamenti e capacità di carico.

Dotato di vasche di dimensioni 2400x1300x900 mm, è composto da 48 posizioni fra cui quelle dedicate alla brillantatura e satinatura chimica, all'ossidazione anodica dura.

L'impianto comprende posizioni per la passivazione cromica, realizzata nel rispetto delle direttive RoHs. Ogni fase dei diversi processi viene monitorata attraverso un software dedicato e personalizzato che é in grado di valutare la corretta esecuzione del ciclo in tempo reale e archiviare i dati per garantire la tracciabilità e riproducibilità dei processi nel tempo.

Trattamenti di anodizzazione,
pre-trattamenti finiture alluminio e leghe leggere

L'ossidazione anodica o anodizzazione è un processo di trasformazione elettrolitica della superficie di un oggetto in alluminio.

Tramite bagno di elettrolisi, ponendo all'anodo l'oggetto, la superficie viene trasformata in uno strato di ossido d'alluminio, indelebilmente aderente dallo spessore variabile in funzione del trattamento. Tale strato di ossido, generato in modo controllato,  conferisce resistenza alla corrosione, durezza superficiale, resistenza termica e chimica e finitura estetica al particolare anodizzato. Il pezzo è perciò protetto durante il suo impiego da agenti atmosferici, attrito e usura, tensioni da torsione ed è vestito esteticamente.

La colorazione dell'alluminio è uno dei passaggi del trattamento di anodizzazione e si ottiene con l'impiego di pigmenti organici Clariant®. La colorazione resterà per sempre perché viene intrappolata nella superficie.